A Livigno (1816 m), un gruppo di donne cammina nei prati con il bestiame senza interrompere il lavoro a maglia. Livigno era un paese estremamente povero e sino alla metà del Novecento restava completamente isolato per tutti i mesi della stagione fredda. L’economia era esclusivamente agricola e si basava sull’allevamento e sul poco che il terreno poteva offrire a quelle quote. Nel periodo di apertura delle rotte (da maggio a novembre circa), si esercitavano anche piccole forme di commercio, sia con i paesi del Bormiese, sia con i vicini svizzeri. Diffusissima era l’emigrazione.