A Livigno (1816 m), un gruppo di donne cammina nei prati con il bestiame senza interrompere il lavoro a maglia. Livigno era un paese estremamente povero e sino alla metà del Novecento restava completamente isolato per tutti i mesi della stagione fredda. L’economia era esclusivamente agricola e si basava sull’allevamento e sul poco che il terreno poteva offrire a quelle quote. Nel periodo di apertura delle rotte (da maggio a novembre circa), si esercitavano anche piccole forme di commercio, sia con i paesi del Bormiese, sia con i vicini svizzeri. Diffusissima era l’emigrazione.
Livigno, 1913
AP-Archivio Pessina in “Usi e costumi del bormiese” di Glicerio Longa (1912), Ed. Alpinia (1998)
Peasant women with cattle
In Livigno (1816 m), a group of women walk through the meadows with their cattle without interrupting their knitting. Livigno was an extremely poor village and until the middle of the 20th century remained completely isolated throughout the months of the cold season. The economy was exclusively agricultural and was based on livestock farming and the little that the land could offer at those altitudes. When the routes were open (from about May to November), small forms of trade were also practiced, both with the Bormio villages and with the neighbouring Swiss. Emigration was widespread.