Classe della Scuola di Arti e Professioni di Bormio

Foto ricordo della classe “Sezione Lavoro”. La Scuola Arti e Industrie (detta anche Scuola Piccole Industrie Alpine) nasce nel 1894 grazie all’intraprendenza e l’iniziativa di Valentino Valgoi, ex maestro elementare, e si proponeva di “addestrare sotto la guida di un abile maestro, lavoratori del legno, intaglio, intarsio, oltre a esperti costruttori di giocattoli”. La grande partecipazione indusse ben presto ad aggiungervi una “Scuola complementare di perfezionamento” e ad aprire l’accesso anche alle donne; basti pensare che nel 1898 si registrò una frequenza media di ben 30 alunni per la sola sezione serale. L’indirizzo femminile, inizialmente limitato a una “scuola serale di disegno applicato a lavori da donna”, venne ampliato nel 1903 a due sezioni separate, una di lavoro e una di studio, con orario diversificato. Nella scuola femminile si insegnavano lavori di cucito, rammendatura, stiratura, ricamo, taglio e confezioni d’abiti, con il proposito futuro di inserire un indirizzo specifico per i lavori di casa e addirittura una cooperativa per la produzione di merletti, proposito che, purtroppo, non venne mai attuato per le limitate disponibilità economiche. Nel 1914 l’Istituto Arti e Industrie fu trasformato in Regia Scuola Professionale e cambiò sede, mantenendo la stessa l’impronta professionalizzante e – pur tra le varie riqualificazioni, fusioni ed affiancamenti – una propria identità fino al 1975, quando la Scuola Professionale venne definitivamente chiusa.

Bormio, a.s. 1905-1906
Archivio Parrocchiale Bormio
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