Un gruppo di donne sedute all’esterno di una abitazione con in mano i cardacci intente a lavorare la lana, operazione che veniva eseguita dopo la tosatura per pulirla dalle impurità, sciogliere i nodi e districare le fibre. Gli scardassi, tavolette di legno provviste di manico e con un lato formato da pungiglioni appuntiti, si strisciavano l’uno contro l’altro e la lana posta nel mezzo veniva così “pettinata” ed era pronta per la successiva filatura. La lana costituiva una risorsa di cui tanti si avvalevano per integrare lo scarso reddito familiare e durante il lungo inverno si preparavano indumenti, tappeti o quanto altro necessario per tutta la famiglia.