Di rientro dalla fienagione fatta nella valle di Cancano ancora non invasa dall’acqua della diga, il raccolto in eccedenza viene portato a valle attraverso l’accidentato percorso che scendeva dalle “Scale di Fraele” (oggi ne resta solo un tratto di sentiero). Il fieno è ammassato sulla priala, un carro a due ruote legato alle corna della mucca, che viene pazientemente e prudentemente condotta lungo gli oltre 700 metri di dislivello dalle Torri al piano. Per proteggersi dall’infuocato sole estivo, si indossavano semplici cappelli anziché il tradizionale “panét” (il foulard).
Scale di Fraele (Valdidentro), 1900
Castello d’Albertis, Museo delle Culture del Mondo, per concessione Csaav
Haymaking at altitude
Returning from the haymaking carried out in the Cancano valley not yet invaded by the water of the dam, the surplus crop is brought down to the valley via the rough path that descended from the ‘Scale di Fraele’ (today only a section of the path remains). The hay is piled up on the priala, a two-wheeled cart tied to the cow’s horns, which is patiently and cautiously driven along the more than 700-metre difference in altitude from the Torri to the plain. To protect themselves from the blazing summer sun, they wore simple hats instead of the traditional ‘panét’ (headscarf).
Stairs of Fraele (Valdidentro), 1900
Albertis Castle, Museum of World Cultures, courtesy of Csaav