La valle di Fraele (oggi sommersa dalle acque delle due possenti dighe di Cancano) era passaggio obbligato e assai frequentato per il transito verso il nord Europa sin dai secoli più remoti. Al suo centro stava la frazione di S. Giacomo Fraele, che per quanto minuscola includeva un posto di dogana, un ospizio e una chiesa con casa parrocchiale. Era anche punto di sosta per il servizio di posta (corrispondenza e trasporto merci e persone). La foto ritrae la famiglia e i lavoratori del ricovero di S. Giacomo, gestito dall’oste Pietro Trabucchi (il terzo da sinistra). Piccola curiosità: il nome della mucca era “Falca” (La Chiara).