Tilde Pelosi in Valtellina

Tilde Pelosi e la squadra GIL provinciale

Bormio, 1937
“Sci agonistico in Valtellina. Sci Club Bormio un secolo di storia” di I. Castiglioni e D. Valzer, 2005
Personaggio

La famiglia di Tilde Pelosi era originaria di Tirano e si era stabilita a Bormio nel settore alberghiero; la mamma Anna Ricetti, rimasta vedova con due figli piccoli, aveva poi acquistato l’hotel Posta di Bormio nel 1932 e qui Tilde (all’anagrafe Anna Maria Clotilde, classe 1905) visse per molti anni, incontrando gente del bel mondo, instaurando ottimi rapporti con tutti i lavoratori e trovando marito nel dr. Bertoletti medico condotto del comprensorio. Come il fratello, anche Tilde aveva una grande passione per lo sport e approfittò delle competizioni organizzate sempre più anche a livello femminile, in ossequio all’ideale della donna forte e sana allora imperante. Nel 1936, ventenne, partecipa alla prima competizione esclusivamente femminile e negli anni successivi alterna gli sci con altre attività sportive come il tennis o – cosa inaudita per l’epoca – l’automobilismo: fu una delle prime donne a guidare la macchina e una delle prime a indossare i pantaloni, che sceglieva volutamente sgargianti e vistosi sui campi da sci. Ma non pensò solo a se stessa: si premurò di costituire un gruppo di giovani e promettenti allieve che potessero eccellere nello sci, spesso accompagnandole in prima persona alle gare. Il tutto mentre si occupava dell’albergo di famiglia, che continuava ad essere un riferimento per i viaggiatori. Morì quasi novantenne nel 1997.

Descrizione

Tilde Pelosi, univa alle doti atletiche una non indifferente personalità che la rese celebre presso i suoi contemporanei. Se il regime fascista consentì a molte donne di uscire dagli angusti ambiti familiari che la storia aveva loro assegnato, Tilde si spinse ben oltre questa semplice “concessione”: fu una donna veramente moderna, anticipatrice dei tempi, riluttante alle convenienze e agli stereotipi, incurante delle chiacchiere che – ne siamo certi – avrà suscitato nel piccolo nucleo di Bormio a partire dagli anni ’30. Si lanciava sui campi da sci con un impeto e una passione degne di nota e, pur non primeggiando rispetto ad altre sciatrici più talentuose, non demordeva mai e le piaceva cogliere le opportunità che via via le si offrivano. Ma, al di là dello svago, sapeva anche essere estremamente pratica e concreta, un aiuto validissimo per il marito e un pilastro per la famiglia. molti inservienti dell’hotel Posta ancora si ricordano di lei, della sua vitalità e del suo dinamismo. Ancora oggi, molti inservienti dell’hotel Posta si ricordano di lei, della sua vitalità, del suo dinamismo e di quel suo temperamento istintivo che l’ha fatta precorrere i tempi: magari non avrà primeggiato davanti a tutte sui campi di gara, ma senz’altro ha aperto la strada ad altre donne.

Periodo

1935-1997

 

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